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FESTIVAL DELL'EUROPA SOLIDALE E DEL MEDITERRANEO

L'edizione 2025 del Festival dell'Europa Solidale e del Mediterraneo si terrà dal 24 al 27 aprile 2025 a Ventotene. Si tratta della 8^ edizione del format culturale promosso da GenerAzione Ponte e sostenuto da Compagnia di San Paolo con il patrocinio del Comune di Ventotene e dell'Istituto di Studi Federalisti "Altiero Spinelli".

 

In un contesto come quello attuale in cui lo scenario socio-politico e geo-politico sono soggetti a continue evoluzioni, le nuove generazioni europee si incontrano a Ventotene per progettare insieme il futuro!

 

L’unico festival che rappresenta una grande opportunità di coinvolgimento di giovani europei, migranti, rifugiati, e seconde generazioni, per diffondere l'importanza storica del Manifesto di Ventotene e trattare i valori fondamentali della creazione dell'Europa, volto a recuperare quel concetto di utopia in grado di generare un nuovo slancio per guardare oltre, al di là delle crisi sanitarie pandemiche, delle guerre e dell'incertezza che pervade il futuro.

Il Festival, che nel 2019 è stato premiato dalla Commissione Europea con il "Premio Altiero Spinelli" per l’attività di sensibilizzazione, è dedicato a migliorare la comprensione dell'UE da parte dei cittadini e ad aiutarli a sviluppare un senso di identità europea: «Un prestigioso riconoscimento - afferma il Presidente di Generazione Ponte, Francesco Miacola - che ci incoraggia a proseguire nel lavoro di coinvolgimento di giovani europei, migranti, rifugiati e seconde generazioni, per diffondere il significato storico ed il messaggio di unità e pace promosso dal Manifesto di Ventotene. Quel Manifesto nasce all’apice della seconda guerra mondiale e getta le basi valoriali e culturali per il superamento dei nazionalismi e lancia l’idea di un’Europa federale, unita nelle diversità».

Durante giornate che saranno caratterizzate dalle celebrazioni per gli ottant’anni dalla Liberazione d’Italia, sull’isola di Ventotene decine di giovani studenti europei,  parteciperanno all’edizione 2025 del Festival dell’Europa Solidale e del Mediterraneo, organizzato da Generazione Ponte, associazione di Torino caratterizzata da un mix interculturale unico e guidata da giovani italiani, cittadini di seconda generazione e rifugiati uniti dalla volontà di costruire “ponti” tra culture e generazioni diverse.

L’isola di Ventotene, un luogo simbolo per il sogno di pace europeo, sarà teatro di conferenze, dibattiti, arte di strada e workshop che daranno a questi giovani la possibilità di approfondire e confrontarsi su tematiche molto attuali: l’evoluzione della guerra in Ucraina, l’acuirsi del conflitto israelo-palestinese, il piano di riarmo previsto da paesi in pace, i cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo a livello di nuovi equilibri geopolitici, la presenza sempre più percepita del potere delle Big-tech e dell’Intelligenza Artificiale anche nelle contese democratiche.  A pochi mesi dalle elezioni negli Stati Uniti, le discussioni porteranno a immaginare quale sarà il ruolo dell'Unione Europea e il tipo di influenza che avrà nei prossimi decenni nell'area del cosiddetto "Mediterraneo allargato" e a livello globale.

Anche quest’anno il Festival intende promuovere un momento elevato di formazione che prende spunto dalla storia dell'Europa, per una profonda presa di coscienza della sua importanza, con uno sguardo rivolto allo scenario della diplomazia internazionale e dei diritti umani. Per la realizzazione degli incontri e dei dibattiti sono stati invitati 30 ospiti tra giornalisti, istituzioni, personalità di calibro internazionale ed esperti riconosciuti nell'ambito dei temi trattati. Alcuni di loro, giunti dal resto d’Italia e d’Europa, ricoprono ruoli di responsabilità presso istituzioni europee e Nazioni Unite.

«Uno dei nostri obiettivi - spiega Abdullahi Ahmed, Ideatore del Festival - è quello di rendere il Manifesto di Ventotene uno strumento contemporaneo di pace e di cooperazione. In termini di cooperazione internazionale, intendiamo adottare il Manifesto come un potente esempio da rivolgere ai giovani di altri paesi che sognano un futuro di pace».

In un periodo storico come questo, il Festival mira a produrre narrazioni positive, a rafforzare il ruolo attivo dei singoli all’interno delle proprie comunità, e delle associazioni dei migranti all’interno della nostra società, sempre più plurale e interculturale. 

«Come ci hanno insegnato Altiero Spinelli e Sofia Corradi - prosegue Abdullahi Ahmed - che nonostante le difficoltà intercorse hanno promosso l'Unione dei popoli d’Europa, in questa edizione del Festival vogliamo portare una riflessione sul ruolo dei nuovi cittadini Italiani ed Europei, rifugiati salvati e accolti, e su come possano essere veri protagonisti di un progetto rinnovato di pace in Europa e chiave di sviluppo e cooperazione nel mondo».

 

Il filo conduttore che guiderà questa ottava edizione sarà l’immaginazione di “Futuri probabili e Futuri possibili”. I temi della partecipazione democratica e della rappresentanza rimangono centrali per rilanciare il progetto democratico europeo e dell'Unione europea e saranno terreno di confronto per i dibattiti e i workshop. Un racconto collettivo di pratiche vincenti per superare razzismo e discriminazione con l’obiettivo di promuovere una cultura europea fondata sui valori della pace e dell’accoglienza, che vedrà la diretta partecipazione di persone che con le loro storie di successo hanno contribuito a promuovere una migliore comprensione reciproca e una maggiore inte(g)razione tra le diverse culture che compongono la ricchezza del panorama socioculturale globale. 

Oltre a valorizzare il ruolo della generazione ponte - dei giovani della diaspora e dei giovani europei - favorendo il loro protagonismo, uno degli obiettivi del Festival è anche quello di portare sull'isola studenti italiani e i rifugiati arrivati in Italia qualche anno fa, per far loro conoscere l'importanza dell'isola e del Manifesto di Ventotene:  il sogno prospettato dal Manifesto di Ventotene potrebbe il prossimo sogno da realizzare in quei paesi che oggi vivono conflitti e guerre fratricide.

La rassegna annuale rappresenta una grande opportunità di coinvolgimento di giovani europei, migranti, rifugiati, e seconde generazioni, per diffondere l'importanza storica del Manifesto di Ventotene e trattare i valori fondamentali della vita comune europea.

Il Mediterraneo è da sempre un crocevia di culture che nell'Incontro hanno saputo dare vita alle più grandi innovazioni che l’umanità abbia conosciuto. Il nostro mare, che unisce, è però anche teatro di una grande tragedia umanitaria: sono migliaia le persone che non godendo della libertà di movimento e del diritto di intraprendere un viaggio sicuro verso il continente Europeo, rischiano quotidianamente la propria vita in un tragitto lungo ed incerto.


“La via da percorrere non è facile, né sicura. Ma deve essere percorsa, e lo sarà!”
dal Manifesto di Ventotene


Il Festival  è destinato a tutta la popolazione dell’isola, e, attraverso una capillare azione di comunicazione mediatica, dell’intero territorio nazionale.

IL FESTIVAL: Realizzato dall’Associazione GenerAzione Ponte

con il sostegno di Compagnia di San Paolo e con il patrocinio del Comune di Ventotene e dell'Istituto di Studi Federalisti "Altiero Spinelli"

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